Dai circuiti britannici al palcoscenico mondiale
Scott Ogden è stato immerso nel mondo del motociclismo fin dalla più tenera età. Suo padre ha corso sull'Isola di Man ed è salito due volte sul podio del Gran Premio di Manx.
Nato nel Regno Unito il 16 ottobre 2003, Ogden, come molti aspiranti piloti, ha messo le mani su un PW50 quando aveva solo 4 anni, prima di partecipare alla sua prima gara di motocross tre anni dopo a bordo di una KTM SX50.
Solo cinque anni dopo ha deciso di passare all'asfalto con una Metrakit GP 50, con l'obiettivo di diventare un giorno campione del mondo di motocross. MotoGP.
Non è passato molto tempo prima che il pilota nato a Doncaster si facesse un nome, vincendo il titolo GP 70 del 2016 sul suolo di casa.
Nel 2017 ha cambiato marcia ed è entrato nella Superteens e nella Kawasaki Team Green Junior Cup. Ha conquistato 30 podi, tra cui 11 vittorie.
Un infortunio ha messo fine alla sua ascesa, ma i suoi risultati gli hanno aperto le porte della British Talent Cup nel 2018, in cui si è classificato nono.
Progressione costante verso il massimo livello
I suoi progressi sono continuati nel 2019, con una serie impressionante di 10 podi in 12 gare. È poi diventato il secondo vincitore della British Talent Cup.
Allo stesso tempo, ha vinto anche il titolo britannico Moto3 con 14 podi, tra cui 7 vittorie, e ha fatto il suo debutto nella JuniorGP (l'ex Campionato del Mondo Moto3 Junior).
Nel 2020, si è classificato 18° nella Red Bull MotoGP Rookies Cup e 15° nella JuniorGP. Nel 2021 ha ottenuto la sua prima vittoria in JuniorGP a Jerez, concludendo la stagione al sesto posto dietro a David Salvador.
Nel 2022, Ogden ha fatto il grande passo verso la Moto3 con il team VisionTrack. Racing guidata da Michael Laverty. Non fu un anno facile per Ogden, che perse nove gare ma riuscì comunque a conquistare 21 punti.
Nonostante un ottimo quinto posto in Argentina all'inizio del 2023, ha concluso la stagione al 23° posto assoluto con 24 punti.
Ora è membro della MLav Racing, MLav, il SHARK spera in un miglioramento significativo nel 2024, determinato a esprimere tutto il suo potenziale sulla scena mondiale.